Severino Rabacchin

Ci ha fatto pervenire le foto della sua permanenza al gruppo Severino Rbacchin, che noi pubblichiamo volentieri e che cercheremo di commentare.
La festa annuale del gruppo era motivo di soddisfazione, per chi durante l'anno aveva macinato Km e alla fine veniva premiato. E Severino era sempre fra i primi.
Le foto sono sicuramente la fine degli anni '70.

Dato che si parla di premiazione, l'invito da spedire a Sig Campoli (primo presidente del gruppo) e rimasto in mano nostra e lo pubblichiamo.

Qui siamo agli inizi degli anni '80 e Severino, Olga, Giancarla nella 60 Km dei Naviglio Grande

Ancora nella marcia 60 Km dei Navigli: Severino, Buongiorno e il figlio della Olga

Severino alla 100 Km del Passatore X edizione del 1983

Nel 1985 la Maratona di Montagnana di 100 Km

Qui non è dato di sapere dove è stata fatta, ma comunque le persone presenti oltre Rabacchin sono: Olga, Barbaglia Paolo, Colombo, Tosello, Rssin ed altri che non ricordo. Dalle persone e dalla divisa si può ipotizare che sia stata fatta alla fine degli anni '70.

Taino sul Lago Maggiore, una corsa organizzata dalla comunità dei paesi confinanti sul lago.

Siamo agli inizi degli anni '80 e si possono riconoscere oltre a Rabacchin: Buongiorno, Tosello, Tom, Olga, Rossin, con vari parenti appresso.

Le Vigevanesi 4-5-6-7-9-10

. Con questo ultimo post pubblichiamo quel resta di medagle e volantini delle ultime Vigevanesi.

. Sicuramente un ciclo di manifestazioni che si svolsero nella nostra città e che il gruppo sportivo gestì nell'interesse dellAvis, ma che le nuove leggi sulla sicurezza e l'igiene, imponevano modalità ed attrezzature che il gruppo non poteva sopportare.

. Con la 6^ Vigevanese, per esigenze di calendario, la marcia fu spostata nel mese di novembre.

. Il ristoro finale ovviamente abbondava oltre che del solito te e biscotti anche di "vin brulè", polenta, salame, risotto e quanto servisse per scaldare gli atleti all'arrivo.

. La 10^ Vigevanese, al posto della medaglia, fu distribuita una bellissima litografia di una veduta della Piazza Ducale assieme ad un adesivo in stoffa da applicare sulla tuta sportiva.

Le 2^ e la 3^ Vigevanese

. Dopo il sucesso dellla 1^ Vigevanese, il nostro gruppo andò avanti l'anno successivo ad organizzare con la 2^ Vigevanese.

. Per l'occasione il manifestino lo facemmo stampare da una tipografia locale dove un grafico ci preparò questo manifestino molto accativante con lo stemma del gruppo che ancora usiamo in qualche documento.

. Il riconoscimento della corsa era sempre una medaglia coniata appositamente e per l'occasione vennero distribuiti degli adesivi della corsa.

. Alla 3^ Vigevanese si fecero le cose in grande; un bel fascicoletto verde con i disegni dei marciatori e lo stemma del G.S. Avis.

. Sulla terza pagina un bambino con la maglietta del gruppo che corre. Era il figlioletto di uno dei nostri marciatori, per adesso non siamo riusciti ad identificare chi fosse, speriamo che lui navigando in rete si riconosca e ce lo dica.

La pagina centrale era occupata dal programma della corsa e con la foto della matonella.

. Con questa corsa si volle cambiare genere e come riconoscimento si fece fare una matonella in ceramica di Faenza.

. Era un'idea diversa dal solito. Una matonella 15x15 di color verde con raffigurata uno scorcio della Piazza Ducale.

. Piacque veramente a tutti e parecchie persone vollero comprarla anche senza fare la corsa per tenerla di ricordo.

Oropa - Vigevano

. L’entusiasmo di quegli anni ci portò ad organizzare una staffetta Oropa – Vigevano di 99 Km.
. Alcuni volenterosi del gruppo, dopo aver acceso la fiaccola davanti alla Madonna Nera, partirono a mezzanotte dal Santuario di Oropa alla volta di Vigevano.

. Dopo aver attraversato durante la notte le città di Biella e Vercelli, a Mortara furono raggiunti e scortati fino a Vigevano da tutto il gruppo.

. Chi dando il cambio per portare la fiaccola chi facendo ristoro lungo il percorso.
. All’arrivo scortati dalla Polizia di Stato, fecero il loro ingresso in Piazza Ducale con l’entusiasmo e la gioia di tutti.

. Una foto ricordo per l’occasione ed infine in chiesa, accompagnati da Mons. Bellazzi ed in rappresentanza dell’Avis il Cav. Bocca, davanti all’Altare del Crocifisso fu acceso un cero in suffragio dei defunti dell’associazione.

La Prenimega

. La Prenimega, fondata nel 1972 dal giornalista Fulvio Campiotti si ispirava alle "Marce Internazionali di quattro giorni" di Njmegen (Olanda), annualmente organizzate dalla Lega Reale Olandese per l'Educazione Fisica.
. Carattere peculiare della Pre Njmegen, che la rende unica in Italia e una delle poche in Europa, è di essere una marcia non competitiva di 42 Km animata esclusivamente dallo spirito decubertiano dello sport.
. Il percorso si snodava attraverso 14 Comuni, situati ai confini delle Province di Varese e di Como. Alla seconda edizione presero parte reparti militari italiani, che nel corso degli anni aumentarono di numero tanto da divenire un pilastro portante della manifestazione. Nella stessa edizione si ebbe la prima organizzazione in gruppi dei civili, come quello dell'AVIS di Como.
. La partecipazione del G.S. Avis – Vigevano a questa marcia fu sempre numerosa ed entusiasta, soprattutto per quelle persone non molto dotate da un punto di vista atletico.
. La possibilità di marciare in compagnia e con i limiti di tempo molto ampi, permetteva a queste persone di partecipare ad una competizione di 42 Km, un percorso tutto sommato di tutto rispetto.

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La bandiera

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. Una caratteristica delle vecchie foto del nostro gruppo è una grossa bandiera bianca con la scritta in rosso AVIS – VIGEVANO. E’ visibile ed evidenziata anche nell’immagine della testata del blog.
. Tutto ebbe inizio con la Prenimega. La partecipazione a questa marcia prevedeva che fosse fatta in gruppo e possibilmente con una bandiera.
. La prima volta che facemmo questa marcia, ci facemmo prestare il labaro ufficiale dell’associazione Avis cittadina, e la portammo in giro per 40 Km nei dintorni di Malnate.

Qui sono visibili Gino e la Trappella
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Qui nvece Barbaglia, Ballardin, Graziano, ecc.

. Ma il labaro era scomodo e non era molto visibile in questa manifestazione, all’ora io e la Olga decidemmo di costruirne uno.
. Una parte del materiale lo fornii io e preparai anche le sagome di cartone per ritagliare le lettere, invece il resto del materiale lo forni lei e confezionò pure la bandiera.
. Al gruppo non chiedemmo nulla di rimborso spese ma ci fece piacere che se ne servissero nelle più svariate occasioni e manifestazioni sportive. Angelo

-Qui Timpanaro la porta in spalla come se avesse un palo da piantare.

1^ Vigevanese

. Realizzato il gruppo ci si mise al lavoro ed a settembre prendeva il via la 1^ Vigevanese.

. Una corsa che partiva da Piazza Ducale con il sistema “pronti via”, percorreva le vie del centro storico e poi il percorso proseguiva verso la zona di Via Buccella.

. Come riconoscimento venne fatta coniare una medaglia commemorativa, con davanti la figura della piazza e sul retro lo stemma dell'Avis con la data, da consegnare a tutti i partecipanti come riconoscimento.

. L'arrivo era ai giardinetti delle Scuole "Regina Margherita".

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